48° Granfondo Nove Colli

Last Updated on 21-05-2018 by psg_admin

Ieri i nostri ragazzi hanno partecipato alla 48° edizione della Granfondo Nove Colli, la Regina delle Granfondo come viene usualmente chiamata. Il motivo è semplice da capire: 12 mila partenti, 2 percorsi tosti, 205 e 130 chilometri, il primo con tutti e 9 i colli per un dislivello di circa 3700mt ed il secondo con “soli” 4 colli per la metà circa del dislivello. L’ambientazione è unica e l’organizzazione all’altezza di una tappa del giro d’Italia se non meglio. La romagna è patria del ciclismo e Cesenatico è la terra di Marco Pantani mito del ciclismo.

Già solo il “Villaggio Espositivo” merita la presenza, sia per i corridori che per chi accompagna: in pratica una fiera del ciclo dove i più importanti marchi mondiali di ciclismo e abbigliamento sono presenti con stand ben assortiti a dimostrazione dell’importanza dell’evento.

Poi la partenza: sveglia alle 4, colazione alle 4:30, in griglia alle 5:15….in attesa che lo start dei primi, alle 6:00 arrivi. Per fortuna il meteo è stato spettacolare, giornata di sole e caldo gradevole dopo tutti questi mesi di pioggia.

Alla partenza Lorenzo Malevolti e Daniele Dalli per il percorso lungo (degli eroi, gara veramente dura quella!) e Francesco Cini, Antonio Cecchi e Davide D’Onza per il percorso corto.

Partenza a razzo come sempre per i primi circa 40km che separano Cesenatico dall’attacco del primo colle, il Polenta dove il traffico (di cilisti) è impressionante e qualche inevitabile tappo fa rallentare un po’ tutti. Poi altri due colli, il Pian di Rovescio ed il Ciola, interlocutori per il primo colle importante, il quarto. Il Barbotto è anche la salita dove viene preso il tempo per una classifica speciale. Il muro finale al 15% di media mette a dura prova tutti dopo i chilometri precedenti. Dopo di chè, picchiata verso Cesenatico per il percorso corto ed altri 5 colli per i temerari del lungo. Il bivio è ai 100km e lì uno deve decidere se avere benzina per farne altrettanti o se è meglio girare a sinistra e tornare a Cesenatico. In quei casi la testa conta tantissimo e la forza di volontà fa prendere la decisione finale.

L’arrivo è per tutti fantastico, il tifo, le signore anziane sulle seggioline con i campanacci che incitano tutti, insomma una partecipazione del territorio che non si vede in nessuna altra granfondo.

 

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